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Messaggio dei Responsabili dei Colloqui Ebraico-Cristiani di Camaldoli al rabbino Giuseppe Laras
Colloqui Ebraico-Cristiani di Camaldoli
Italie (2008/02/13)
Monastero di Camaldoli, 13 febbraio 2008
Egregio Rav Laras,
come responsabili dei Colloqui ebraico-cristiani che da ventinove anni si svolgono presso il Monastero di Camaldoli con la collaborazione delle Amicizie ebraico-cristiane e di altre associazioni impegnate nel dialogo, vorremo esprimere la nostra preoccupazione e il nostro dolore per le ultime vicende che hanno segnato il cammino del dialogo tra cattolici ed ebrei. Tante energie sono state spese per crescere nella conoscenza e nella stima reciproca e non sono mancati frutti significativi. Sarebbe un grave “passo in dietro” che tutto questo venisse messo in pericolo.
Comprendendo le preoccupazioni sorte in questo periodo e nel rispetto delle decisioni delle autorità religiose di entrambe le parti, noi intendiamo, come cattolici, proseguire sulla via aperta dal Vaticano II, che bene emerge dai testi della liturgia del Messale di Paolo VI che rimane il testo liturgico di riferimento “ordinario” della Chiesa cattolica ed è utilizzato dalla quasi totalità delle comunità cattoliche di tutto il mondo.
Con speranza intendiamo continuare il cammino dei Colloqui, credendo che solo nel “dialogo autentico” – come ha scritto di recente il Card. Martini – si trovi «non solo la possibilità di superare diffidenza e pregiudizi ma anche di collaborare per il bene comune dell’umanità».
Un cordiale shalom!
I responsabili dei Colloqui Ebraico-Cristiani di Camaldoli